Quando si parla di sicurezza domestica, molti pensano a porte blindate e allarmi, ma la vera protezione inizia da ciò che non si vede: l’impianto elettrico. La certificazione impianto elettrico è il documento che attesta che l’impianto della tua casa, negozio o ufficio è stato realizzato a regola d’arte e rispetta tutte le normative vigenti. È molto più di una formalità: serve a tutelare te, la tua famiglia e il tuo immobile da guasti, incendi o responsabilità legali. Se il tuo impianto è datato o non hai la certificazione, contattaci per una verifica.
Osservazione del problema: quando manca la certificazione
Molte abitazioni, soprattutto quelle costruite prima degli anni 2000, non dispongono di una certificazione impianto elettrico valida. In alcuni casi perché l’impianto è stato modificato nel tempo senza aggiornare la documentazione, in altri perché chi ha realizzato i lavori non era abilitato. Questa mancanza può sembrare un dettaglio finché non succede qualcosa: un corto circuito, un principio di incendio o una scossa dovuta a dispersione di corrente. In quei casi, la prima cosa che viene richiesta da assicurazioni e autorità è proprio la certificazione. Senza di essa, potresti non essere coperto da polizze o addirittura essere ritenuto responsabile di eventuali danni a persone o cose.
Cosa si può danneggiare se l’impianto non è certificato
Un impianto non certificato non è necessariamente “pericoloso”, ma non offre alcuna garanzia che funzioni correttamente e in sicurezza. Senza la certificazione impianto elettrico, i principali rischi sono:
- Surriscaldamento dei cavi, che può portare a corto circuiti e incendi;
- Mancanza di messa a terra, che espone a scosse elettriche;
- Protezione inadeguata dei circuiti, con rischio di danneggiare elettrodomestici e dispositivi elettronici;
- Infiltrazioni o umidità nei punti non isolati, tipici in bagni, garage o cucine;
- Perdita della copertura assicurativa in caso di sinistro.
Ogni giorno vediamo situazioni dove bastava un controllo tecnico per evitare gravi danni. Se non sei sicuro che il tuo impianto sia certificato, puoi richiedere un sopralluogo.
Esempi reali: piccoli segnali di un impianto da verificare
In un appartamento di Mestre, una cliente ha avuto un blackout parziale dopo l’uso del forno: l’impianto era stato modificato anni prima senza aggiornare la certificazione impianto elettrico, e alcune linee non erano protette dal salvavita. In un ufficio, invece, i continui scatti del magnetotermico erano dovuti a prese collegate male da un installatore non certificato. In un negozio di abbigliamento, una piccola dispersione di corrente ha danneggiato il POS e due luci a LED: l’impianto non aveva dichiarazione di conformità. In tutti questi casi, è stato necessario rimettere tutto a norma e rilasciare la certificazione. Un controllo preventivo avrebbe evitato guasti, spese e interruzioni di lavoro.
Dove succede più spesso: abitazioni, locali commerciali e uffici
La certificazione impianto elettrico è obbligatoria in tutti i contesti, ma le mancanze si riscontrano più spesso:
- Nelle abitazioni private, specialmente dopo lavori fai-da-te o ristrutturazioni parziali.
- Nei locali commerciali, dove gli impianti vengono modificati spesso per esigenze di layout o illuminazione.
- Negli uffici, dove la potenza richiesta cresce con nuovi dispositivi e apparecchiature informatiche.
- Nei condomini, dove gli impianti comuni (scale, cantine, garage) vengono spesso trascurati.
Avere una certificazione impianto elettrico aggiornata non è solo una questione legale, ma anche di efficienza: un impianto verificato consuma meno e dura di più. Se vuoi verificare la situazione del tuo.
Le norme di riferimento: cosa dice la legge
La normativa italiana è molto chiara: ogni impianto elettrico deve essere eseguito da un tecnico abilitato secondo il D.M. 37/2008 e conforme alla Norma CEI 64-8. Al termine dei lavori, l’installatore deve rilasciare la dichiarazione di conformità (Di.Co.), che costituisce la vera e propria certificazione impianto elettrico.
Se l’impianto è stato eseguito prima del 2008 e non si dispone della Di.Co., è possibile richiedere una dichiarazione di rispondenza (Di.Ri.), redatta da un tecnico qualificato dopo le verifiche.
Per approfondire, consulta fonti autorevoli:
- Comitato Elettrotecnico Italiano – CEI
- Normattiva – D.M. 37/2008
- ARERA – Regolamenti energia e sicurezza
Cosa aspettarti da noi: verifiche, controlli e documentazione ufficiale
Quando ci contatti per la certificazione impianto elettrico, iniziamo con una verifica completa dell’impianto: controlliamo la messa a terra, la protezione differenziale, la distribuzione dei carichi e lo stato dei quadri. Ti spieghiamo in modo chiaro cosa va adeguato e ti rilasciamo la documentazione ufficiale prevista per legge. Se hai bisogno di aggiornare o rifare la certificazione, pensiamo a tutto noi, compreso il disbrigo delle pratiche. Affidandoti a tecnici qualificati, ottieni un impianto sicuro, conforme e pronto per qualsiasi verifica.
Conclusione: una firma che vale sicurezza, valore e tranquillità
Avere la certificazione impianto elettrico non è solo un obbligo normativo, ma un investimento sulla tua sicurezza e sul valore del tuo immobile. Un impianto certificato ti protegge da guasti, incidenti e problemi legali. Se non sei sicuro di essere in regola o hai bisogno di un aggiornamento, contattaci per un controllo. Interveniamo rapidamente e con la massima professionalità.
Chiamaci subito al numero di telefono qui sotto.